Medioevo inglese

In senso orario, dall'alto a sinistra: dettaglio dell'arazzo di Bayeux in cui è raffigurato Aroldo II; vetrata del XV secolo della Cattedrale di York che mostra l'Apocalisse; cattedrale di Salisbury costruita nel XIII secolo; ciotola anglosassone del IX secolo

Il Medioevo inglese riguarda la storia dell'Inghilterra durante il periodo medievale iniziato al principio del V secolo e terminato negli ultimi anni del XV secolo all'inizio dell'età moderna. Storicamente iniziò con la partenza delle legioni romane dalla Britannia e l'invasione degli Anglosassoni e terminò con Enrico VIII e la riforma del teologo scozzese, John Knox. Al crollo dell'Impero romano, l'Inghilterra si trovò con un'economia in forte crisi e con gran parte dei centri urbani oramai spopolati tanto che gli storici parlano di "secoli bui" o "periodo sub-romano" per riferirsi a quegli anni. Ci vollero diversi secoli di immigrazione germanica affinché potessero emergere nuove identità e culture che dettero origine a regni in competizione tra loro per il potere sulla regione, un periodo storico noto come "eptarchia anglosassone". Sotto gli Anglosassoni fiorì una ricca cultura artistica che vide la produzione di poemi epici, come Beowulf, e di sofisticati manufatti in metallo. Nel VII secolo gli Anglosassoni si convertirono al cristianesimo e in tutta l'Inghilterra sorsero monasteri e conventi. Tra l'VIII e il IX secolo l'Inghilterra affrontò feroci attacchi da parte dei Vichinghi da cui emerse l'affermazione del Wessex come il regno più potente e il progressivo instaurarsi nella società di un'identità inglese. Nonostante le ripetute crisi di successione e la presa del potere dei Dani all'inizio dell'XI secolo, si può affermare che intorno agli anni 860 l'Inghilterra era uno Stato potente e centralizzato con una forte economia militare.

L'invasione normanna dell'Inghilterra del 1066 portò alla sconfitta dell'élite anglosassone e alla sua sostituzione con la nobiltà normanna e francese. Guglielmo il Conquistatore e i suoi successori si impadronirono del sistema statale esistente, reprimendo le rivolte locali e arrivando a esercitare un rigido controllo sulla popolazione attraverso una rete di castelli. I nuovi governanti introdussero il sistema feudale, sradicando la pratica della schiavitù ma creando una classe molto più ampia di lavoratori non liberi, detti servi della gleba. Tra il XII e il XIII secolo la popolazione dell'Inghilterra andò più che a raddoppiare, alimentando un'espansione dei paesi, delle città e dei commerci, anche grazie a un felice periodo climatico che avvantaggiò tutto il Nord Europa. Fu un periodo caratterizzato anche dalla fondazione di nuovi monasteri e abbazie, mentre la riforma della Chiesa in atto portò a tensioni tra sovrani e arcivescovi. Nonostante gli sviluppi nel governo e l'affermarsi di un sistema legale, le lotte interne tra l'élite anglo-normanna provocarono molteplici guerre civili e la perdita della Normandia.

L'Inghilterra del XIV secolo dovette affrontare la grande carestia e la peste nera, eventi catastrofici che uccisero circa la metà della popolazione, gettando l'economia nel caos e minando il vecchio ordine politico. I disordini sociali conseguenti sfociarono nella rivolta dei contadini del 1381 mentre i cambiamenti nell'economia portarono all'emergere di una nuova classe nobiliare che iniziò a esercitare il potere attraverso un sistema chiamato "feudalesimo bastardo". Quasi 1 500 villaggi furono abbandonati e molti uomini e donne cercarono nuove opportunità nelle città. Nel contempo furono introdotte nuove tecnologie mentre negli ambienti intellettuali si affermarono alcuni dei più grandi filosofi e scienziati medievali. I sovrani inglesi del XIV e XV secolo rivendicarono il trono di Francia, causando la guerra dei cent'anni. Nei primi anni di guerra l'Inghilterra colse numerose vittorie mentre l'economia prosperava sostenuta dai profitti del commercio internazionale di lana e stoffa, tuttavia intorno al 1450 il paese si trovò a dover far fronte a una totale disfatta militare che la costrinse a ritirarsi dalla Francia e a subire una rovinosa recessione. A seguito di ciò scoppiò la guerra delle due rose, combattute tra le fazioni rivali della nobiltà inglese. La successiva vittoria di Enrico VII d'Inghilterra nel 1485 segna convenzionalmente la fine del Medioevo inglese e l'inizio del periodo della prima età moderna.


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